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Paolo Bosatra intervista a Radio Alta
16 feb 2015

Paolo Bosatra intervistato a Radio Alta sul nuovo progetto che stabilisce diritti e doveri dei quattrozampe e di chi li ospita!

Oggi alle ore 17.10 su Radio Alta, Paolo Bosatra commenterà il disegno di legge presentato dalla Lista Maroni con l’apprezzamento di Michela Vittoria Brambilla in merito ai diritti e doveri dei quattrozampe e di chi li ospita. La parola d’ordine è il divieto di accattonaggio e lotta al randagismo.

Qui vi proponiamo l’articolo di QN per avere maggiori informazioi sulla proposta di Legge..

http://www.quotidiano.net/animali/animali-lombardia-legge-1.668306

Estratto da QN

Milano, 13 febbraio 2015 –  Divieto di utilizzare la catena e di esercitare l’accattonaggio, obbligo del microchip per l’identificazione e libero accesso nei luoghi pubblici, negli esercizi commerciali e nelle strutture ospedaliere. E’ quanto prevede un progetto di legge regionale della Lombardia presentato questa mattina a Palazzo Pirelli, prima firmataria la consigliera Lara Magoni (Lista Maroni), che intende introdurre nuove norme per tutelare gli animali d’affezione e per contrastare il randagismo. Tra i principi del provvedimento, il divieto di fare accattonaggio attraverso l’esibizione di animali. In caso di violazione è previsto il sequestro, la confisca e l’affidamento alle apposite strutture di ricovero dell’animale.

Vengono esclusi solo gli animali regolarmente detenuti da chi, senza fissa dimora, li esibisce per necessità e non a scopo di sfruttamento. La legge, se approvata, introduce il libero accesso degli animali domestici accompagnati dal proprietario in tutti i luoghi pubblici; esercizi pubblici e commerciali; manifestazioni fieristiche, locali e uffici aperti al pubblico; mezzi di trasporto pubblico operanti nel territorio regionale; nelle strutture residenziali, semi-residenziali, ospedaliere, pubbliche e private regionali accreditate anche dal ssr, “nel rispetto delle disposizioni e dei criteri individuati e disciplinati dalle direzioni sanitarie”. Viene prevista, comunque, la possibilità da parte degli esercenti di adottare, sulla base di concrete e specifiche esigenze di tutela igienico-sanitaria, misure limitative all’accesso, previa esposizione dell’ordinanza del sindaco.

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