Pepe, bergamasco di 21 anni Il decano dei cani è di Almè
Ventun’anni per un cane non sono un record (il primato è detenuto da un beagle americano che pare sia arrivato ai 30), ma di una rarità sicuramente si tratta.
Lui si chiama Pepe, è il cane di Maddalena Giavazzi, e vive ad Almè dal «lontano» 1994, l’anno del famigerato rigore di Baggio ai mondiali statunitensi, tanto per intenderci. «Ricordo che lo avevano regalato a mia sorella – racconta la sua padroncina -, e da allora ne è passato di tempo, Pepe ha passato la sua vita qui, dividendosi tra il giardino e la casa. Di notte non è mai stato all’aperto, abbiamo sempre preferito farlo dormire all’interno».
Pepe, 21 anni
Quale potrebbe essere il segreto di questo insolito traguardo?
«Nessun segreto, crediamo che si tratti innanzitutto di fortuna. Pepe è sempre stato un cane forte, non ha mai avuto niente e si è sempre tenuto in forma: il suo passatempo preferito era la caccia, topolini e lucertole, li stanava e li catturava con una velocità incredibile. Anche per quanto riguarda il cibo nulla di particolare: crocchette, scatolette e qualche avanzo».
Ma come trascorre ora le sue giornate questo cane così speciale?
«Ultimamente Pepe sente davvero il peso degli anni, sta sempre sul divano in compagnia di nonna Teresa, è sempre infreddolito e gli piace avere addosso una coperta, è anche dimagrito e non ha più tanta voglia di muoversi, diciamo che si gode la pensione».
Già, perché ora a far la posta a topi e lucertole ci pensa Fulmine, un bel meticcio tigrato, che a detta di Maddalena pare essere un autentico terremoto…
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Paolo Bosatra